martedì 14 aprile 2015

La fiera dei mazzi poco usati: Volcanic


Maurizio stamattina è in gran forma. Ha appena iscritto il suo nuovo "Team Puglie" al programma Team Up! e non vede l'ora di andare a spaccare i culi al prossimo nazionale. Se non fosse per il fatto che il suo compagno di partito team Valdimir Putin, in un impeto di anticapitalismo, ha dato fuoco al suo Nekroz appena rubato comprato onestamente. Prima che che compagno Vladimir iniziasse a minacciarlo con falce e martello, il buon pirla è stato costretto a mettersi a cercare una build per il suo nuovo Deck (possibilmente che costi meno di 100 euro per non scatenare le ire di una certa persona) e guardando le ceneri del suo ormai defunto T1, a Maurizio viene una idea geniale: presto avrà la sua rivicinta sul figlio di sua nipote e mostrerà che, per quanto scorretto, il suo Tele DAD modificato (ossia senza Drago Armato Oscuro e Teletrasporto di Emergenza) può essere tranquillamente battuto.

lunedì 13 aprile 2015

Slow (Organized) Play

Molti giocatori (per lo più quelli di vecchia data) sapranno che, tempo fa, la gestione del gioco organizzato all'interno del mondo di Yu-Gi-Oh! era stata data dalla Konami, proprietaria del marchio, alla Upper Deck Company (detta UDE), una società statunitense specializzata nella distribuzione, gestione e produzione di giochi di carte collezionabili. A fine 2008, la Konami ha strappato il controllo alla UDE di tutta la baracca, ottenendolo completamente, dopo una battaglia legale, a metà 2009. La Konami Digital Entertainment (KDE, la divisione che è diventata responsabile del gioco) ha quindi poi pensato bene di delegare alla Halifax (su cui già si affidava per PES e altro) la distribuzione delle carte e la gestione dei tornei in Italia.

Il vintage va di moda
La Halifax e la Konami sono tutt'oggi le responsabili dell'Organized Play, ma con risultati che, da giocatore di lunghissimo corso, posso definire tutt'altro che lusinghieri.